Fetish Puppys Family interview.


The Fetish puppy’s family have interviewed me a few days. They wanted to know the first Mr. Puppy Italian (this story of the first Puppy Italian reminds me every time “the first citizen” … I feel a little a mayor).
However I report here the links in English and French.
The Italian dogs can comfortably read the interview in Italian below.

 

Interview of ZAUSH,
first Mr. Puppy Italia

Ciao ZAUSH, tutti i nostri complimenti per il titolo di Mr. Puppy Italia!
Dato che tu sei il primo Mr.Puppy l’Italia, alcuni dei nostri lettori vorrebbero conoscerti.

Puoi presentarti?

Sono ZAUSH e sono di Milano in Italia. Ho iniziato ad praticare il Puppy Play da poco più di un anno (da settembre 2015) e ho partecipato ad alcuni eventi in Italia.

Ho iniziato con alcune cose di base, una maschera e un plug-tail. In principio mi interessava lo “state of mind” nel puppy play in seguito ho fatto evolvere sia la mia personalità come puppy sia i miei gear.

Ho sempre avuto un debole per le forme antropomorfe, seguivo la sub-cultura furry già da molto tempo, ho sempre trovato molto sexy ed eccitanti le illustrazione di Adam Wan e il suo personaggio con il quale condivido il nome Zaush, posso dire che è partito tutto da quello, trovavo che rappresentare le pulsioni sessuali umane attraverso animali antropomorfi e con dei fisici umani (fisici veramente sexy) era veramente un idea interessante, non fraintendermi non ha nulla a che fare con la zoofilia o altro non ho quel tipo di interesse ti assicuro, è più una fantasia aimè irrealizzabile al 100%, ma credimi se esistessero i personaggi di Adam Wan io sarei gia li pronto a sbavarci sopra .
Da qui il la pratica del Puppy play è stata la naturale evoluzione di questo fetish.

Forse attendevi questa elezione da tempo? Cosa ti aspettavi? Com’è stato?

In italia il Puppy play nello scenario fetish è ancora agli inizi, è una pratica ancora poco introdotta. L’elezione di un Pup Italiano era nell’aria già da un po’ di tempo, ma non avevo nessuna aspettativa a riguardo ho partecipato più per gioco che per guadagnare il titolo, anche se ammetto che amo la competizione quindi a un certo punto volevo solo vincere. 

Nel complesso credo sia stata una bella esperienza sia per chi è stato sul palco sia per chi ha goduto della serata.

Quanti candidati hanno gareggiato con te? Vuoi dirci qualcosa?

In principio avremmo dovuto gareggiare in quattro, ma purtroppo uno dei concorrenti si è dovuto ritirare, la prima sera ha avuto un piccolo problema di salute e quindi non era in forma.

Riguardo agli altri partecipanti posso dire che

 ho avuto e ho ancora il massimo rispetto per loro si sono impegnati a fondo per farsi notare e conquistare i favori di pubblico e giuria. è stata dura batterli.

Quali sono state le sfide? Hai incontrato alcuni ostacoli alla tua vittoria? Immaginavi di vincere?

L’ostacolo più difficile nel mio percorso e nelle mie uscite da puppy è stata quella di riuscire a trasmettere il fatto che i “puppy” non sono necessariamente dei “doggy slave”.

 In Italia per quanto ho constatato è difficile far capire che chi si mette a quattro zampe e indossa una maschera da cane sta’ cercando di interpretare il ruolo di un vero cane e non cerca umiliazione o punizioni corporali al contrario di uno slave che si abbassa da essere umano ad essere trattato anzi maltrattato al pari di un cane.

La mia paura più grande durante la serata del concorso è stata quella di essere frainteso avevo sempre il timore che il pubblico e la giuria fossero più interessati a cercare nei partecipanti le sfumature slave piuttosto che altro, ma devo ammettere che il mio messaggio forse in qualche modo è passato.

Ammetto che all’inizio ho partecipato per divertirmi e basta, non ho realizzato che avevo buone possibilità di vincere fino a che non mi sono confrontato con il pubblico il giorno precedente, erano davvero divertiti e partecipativi, li mi sono detto “forse posso vincere”. Il giorno della votazione mi sono presentato con un omaggio che consegnavo a tutti i presenti, un biscottino a forma di osso con scritto “vota Zaush!” ho pensato “se ho qualche possibilità di vincere giochiamocela fino in fondo anche con un pò di self promotion” e cosi è stato.

Qual è il suo messaggio ed i valori che si vuoi difendere?

Il messaggio che mi piacerebbe veicolare, anche come rappresentante della comunità fetish italiana, è che essere puppy è uno stato mentale, è uno spazio dove lasciare spenta la mente razionale e fa affiorare quella istintiva e spontanea, è davvero lo svestire i panni del quotidiano e indossare per qualche ora il nostro io più profondo.

Perchè alla fine in fondo siamo solo animali un po’ troppo evoluti e in quanto tali nessuno dovrebbe mai nascondere la propria natura.

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